Sembra che qualcuna di queste piante stia crescendo - qui a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Ma ora sono in Valtellina. Controllerò quando tornerò com'è andata alcuni mesi dopo questa foto.
Che ne dite? Intanto eccovi il primo tentativo con il girasole. Vedremo come andrà questo secondo tentativo. E, chissà, forse vi pubblicherò una ricetta con gli spinaci, il prezzemolo o i semi di girasole sul mio blog CMRicette o su CMRicette su Facebook.
Primo tentativo perché tenici avevano cercato di evitare che una palma del mio giardino potesse avere difficoltà ed hanno buttato via il mio vaso con questi semi di girasole. Il video è in questa lista sull'Orto. Coltivazione nella casa al mare della mia famiglia a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento. Maggiori info nelle etichette qui sotto.
Ritento e sarò più fortunato con il seminare ed il piantare il girasole?
E vai con il video, che potete vedere più sotto. Mi piacciono le rose bianche ed è sicuramente da scoprire questo giardino agrigentino, oramai adibito a sede prossima ad uffici dell'ex amministrazione provinciale.
Rose bianche al Giardino botanico di Agrigento e rosa in Valtellina. Ed una mostra di fotografie sulle piante ed... http://t.co/sPHGKyWQ36
Interessante questa mostra a Delebio, provincia di Sondrio, alle porte della Valtellina vicino al lago di Como. Era la Giornata di Primavera del Fai. E, chissà, forse vi fa piacere visitare il mio blog CMViaggi o CMViaggi su Twitter.
A fine testo vi elenco alcune delle piante viste. Vi segnalo la bellissima rosa alpina o pendulina ed, al minuto 5.31, enorme e maestosa, la camelia Debbie, vista in un giardino privato di Delebio. Mi aveva colpito se avevo scelto di filmarla, come potete immaginare vedendo la mia faccia nel filmato. Intanto eccovi il video su CMGiardinaggio @ You Tube, nella mia lista Fiori.
Ed ecco l'elenco. Mi scuso per eventuali difficoltà visto l'enorme lavoro da me fatto. C'erano a Delebio: la Primula hirsuta al Pizzo Legnone ed a foglie larghe (latifolia delle Primulaceae), la genziana campestre, asclepiade e
porporina, la pelosella, l’arnica montana, il millefoglio del granito ed
il senecio rupestre (in latino Gentiana campestris, asclepiadea e
purpurea, Hieracium pilosella, Achillea erba-rotta e Senecius rupestris)
delle famiglie rispettivamente delle Gentianaceae e delle Asteraceae, la Campanula di Scheuchzer o Campanula scheuchzeri delle Campanulaceae; la loidia tardiva o Lloydia serotonina, il giglio rosso o Lilium
bulbiferum ed il veratro comune o Veratrum album delle Liliaceae; l’orchidea macchiata o Dactylorhiza maculata e la Nigritella comune e rossa – o nigra e rubra – delle Orchidaceae; l’azalea alpina o Loiseleuria procumbens delle Ericaceae; la dafne rosea o striata delle Thymelacaceae; l’Euphrasia minima e pezzata – versicolor – e la Pedicolare di Kerner
(Pedicularis Kerneri) della famiglia delle Scrophulariaceae; il Pigamo colombino o Thalictrum aquilegiifolium e l’aquilegia scura o atrata delle Ranuncolaceae; la Sulla alpina (o Hedysarum hedysaroides della famiglia delle Fabaceae); la cresta di gallo aristata – o Rhinanthus glacialis – della famiglia delle Scrophulariaceae; la vulneraria che in latino assume il nome di Anthyllis vulneraria; la Sassifraga brioide, ciliata e solcata ed il Poligono bistorta e
viviparo con nomi simili in latino (Saxifraga bryoides, aizoides ed
exarata e Polygonum bistorta e viviparum) delle famiglie delle
Saxifragaceae, e delle Polygonaceae; l’Erba porcellina uniflora (Hypochoeris uniflora) ed il raponzolo emisferico (Phyteuma hemisphaericum); la potentilla dorata o Potentilla aurea delle Rosaceae; i sempiterni di montagna ed il semprevivo montano e maggiore o, nome
completamente differente o simile in latino, Antennaria dioica e
Sempervivum montanum e tectorum delle Crassulaceae; la notissima stella alpina o Leontopodium alpinum; il doronico di Clusius o Doronicum clusii; il dente di leone elvetico o Leontodon helveticus; il trifoglio alpino o Trifolium alpinum; la pulsatilla sulfurea o alpina delle Ranunculaceae; il rabarbaro alpino o Rumex alpinus; l’aconito compatto o aconito compatto; la draba azoide o Draba aizoides; il fiordaliso alpino o Centaura nervosa; l’Astragalo di Lapponia o Oxytropis lapponica; la Cespica alpina o Erigeron alpinus; la Tossilaggine comune o Tussilago farfara; lo zafferano alpino o Crocus albiflorus delle Iridaceae.
Sembro quasi nel mondo di Lilliput? Sicuramente mi sono divertito in quella giornata brianzola. E, magari, chissà, potrebbe nascere qualche collaborazione con qualche giardino italiano. Vi rinvio, pertanto, al mio blog CMViaggi ed a CMViaggi su Twitter.
In salute la pianta, no? Ero andato in via Tortona per un concerto musicale. Vi rinvio, quindi, al mio blog MCMusica ed a MCMusica su Twitter. Ma andiamo alla foto.
E la pianta aromatica. Ancora non mi sono dato pienamente alla coltivazione delle piante aromatiche. Ma mi prendo spesso cura della menta di casa mia ad Agrigento, su un balcone al quarto piano.
I miei commenti sulle reti sociali. Informazioni sul programma televisivo fra le categorie qui sotto.
Belli i fiori gialli dell'Hemerocallis nana Stella de oro, presentati da Carlo Pagani, il maestro giardiniere.... http://t.co/yYYKAxfbtM
— CMGiardinaggio (@CMGiardinaggio) 30 Luglio 2014